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Pos obbligatorio, agenti immobiliari in allarme: spesa annua di mille euro. Fimaa: «Incassi già tracciati»

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog · 2 Luglio 2014
Tags: posagentiimmobiliarispese

Il Governo apra un tavolo di confronto con gli agenti immobiliari. A chiederlo sono le associazioni che rappresentano i mediatori (in primis Fimaa) in seguito alla decisione di rendere obbligatoria l'introduzione dei Pos automatici per i pagamenti per e incassi superiori a 30 euro. «Obbligare le imprese all'accettazione del sistema di pagamento elettronico - commento di Valerio Angeletti, presidente di Fimaa Italia - senza prima intervenire sulla ridefinizione dei costi significa portare le imprese di intermediazione immobiliare al collasso».

«Non siamo contrari - aggiunge il presidente della Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari di Confcommercio - alla modernizzazione del sistema dei pagamenti attraverso il Pos, ma ciò non si deve tradurre in nuovi e pesanti oneri a carico delle Agenzie immobiliari. Stiamo raccogliendo molte preoccupazioni e lamentele da parte degli operatori: prima bisogna intervenire sulla ridefinizione delle commissioni bancarie, annullandole come accade in molti Stati dell'Unione Europea. Le imprese di intermediazione immobiliare già pesantemente colpite dal perdurare della crisi economica». A due giorni dall'entrata in vigore dell'obbligo di dotarsi di POS (Point Of Sale - il dispositivo elettronico che consente di accettare pagamenti tramite carte di credito, di debito e prepagate), come previsto dall'art. 15 comma 4 e 5 del decreto legge n. 179 del 2012. «Occorre rinegoziare anche gli oneri legati all'acquisto e al mantenimento delle macchinette Pos», continua il numero uno di Fimaa.

Secondo le stime dell'associazione, tra l'acquisto del dispositivo, i relativi canoni mensile e annuale e le percentuali di commissione all'incasso, complessivamente un'agenzia immobiliare dovrà sostenere una spesa media annua che supera i 1.000 euro. La riforma prevista dal decreto legge n. 179 del 2012 - conclude il Presidente Angeletti – nasce per combattere l'evasione fiscale, evitando i pagamenti in contanti e l'assenza di ricevute, e questo è lodevole. «Ma non si può - conclude Angeletti - continuare a scaricare l'inefficienza operativa dello Stato sulle imprese».

Per le agenzie immobiliari, inoltre, i pagamenti incassati vengono già regolarmente tracciati e inseriti nell'atto pubblico di compravendita: difficilmente i clienti esprimono il desiderio di pagare con carta di credito piuttosto che con assegno o bonifico, anche alla luce del fatto che le agenzie svolgono un numero limitato di operazioni che a volte supera il limite di utilizzo (plafond) della carta di credito del cliente-consumatore medio.




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