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Affitto: chi paga il frigorifero rotto?

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Pubblicato da Dimensione Casa in News · 20 Settembre 2017
Tags: affittospesedannimanutenzione

Le parti deteriorate o rotte per uso normale e quotidiano sono a carico del conduttore, mentre i guasti diversi dalla normale manutenzione li paga il locatore.

Vivere in affitto può comportare prendere in locazione un immobile vuoto o parzialmente arredato. Nel caso in cui l’appartamento sia già ammobiliato, l’arredamento già presente è quindi di proprietà del padrone di casa, che lo mette a disposizione degli inquilini ai quali di volta in volta viene locato l’appartamento. Risulta quindi importante comprendere come comportarsi nei casi in cui si verifichino dei guasti o si rompano gli elettrodomestici di uso quotidiano, tra i quali uno imprescindibile nella vita quotidiana: il frigorifero. Di fronte ad un frigorifero che improvvisamente si guasta, perde o non sfredda o congela più gli alimenti, cosa bisogna fare? Cercare di contattare il proprietario di casa ed avvisarlo affinchè provveda ed attendere che se ne occupi o prendere l’iniziativa e contattare un tecnico che risolva la situazione? La domanda non è scontata, in quanto in alcune situazioni di urgenza e/o emergenza l’inquilino potrebbe non avere materialmente il tempo di attendere la risposta del padrone di casa, la ricerca del tecnico manutentore ed il suo eventuale arrivo nell’appartamento, onde evitare di perdere tutti gli alimenti contenuti nel vano frigo e nel cassetto del freezer. Qualora pertanto in cui intervenga in autonomia, sostenendo ed anticipando di conseguenza spese che possono anche essere ingenti – tra intervento del tecnico ed eventuali pezzi di ricambio – potrà chiederle al padrone di casa? In caso di inquilini in affitto, dunque, chi paga le spese per il frigorifero rotto?

Spese ordinarie e straordinarie
Per risolvere la questione, occorre anzitutto distinguere fra le spese di conservazione e di ordinaria manutenzione e tutte le altre riparazioni necessarie all’immobile (che non rientrino quindi fra quelle di piccola manutenzione). Le prime devono essere sostenute dal conduttore, mentre le seconde, che sono volte a conservare il bene o elettrodomestico utilizzato nello stato idoneo a consentirne un uso efficace ed effettivo durante la permanenza nella casa, sono a carico del locatore. È eventualmente possibile, mediante apposito patto fra le parti – che dunque deve risultare nel contratto di locazione – stabilire una differente ripartizione delle spese di conservazione e di ordinaria manutenzione.
Bisogna quindi operare una distinzione fra le spese che si sostengono a causa di deterioramenti derivanti dall’uso quotidiano e quelle che invece sono state causate dalla vetustà (cioè da quella che potremmo chiamare “anzianità”) dell’elettrodomestico. Nel primo caso – e quindi per sporcizia nel frigorifero, o per un suo uso improprio – tali spese sono a carico dell’affittuario. Nella seconda ipotesi invece – parliamo in tal caso della rottura di componenti essenziali dell’elettrodomestico, ad esempio del circuito o della serpentina, o di casi fortuiti – l’ammontare delle riparazioni dovrà essere sostenuto dal padrone di casa.

Anticipo delle spese dell’inquilino e garanzia
In caso di rottura del frigorifero con richiesta di intervento immediato di un tecnico, potrebbe essere inevitabile che sia l’inquilino a contattare l’assistenza e provvedere materialmente ad essere presente al momento della sostituzione del pezzo, e che quindi sia poi in possesso della ricevuta della prestazione svolta e si trovi a dover pagare per l’intervento riparatore. In questi casi saremmo quindi di fronte a una ipotesi di riparazione urgente, in quanto la rottura di un frigorifero, in una delle sue componenti, comporta la necessità di intervenire il prima possibile, per evitare lo scongelamento del suo contenuto, soprattutto per quanto riguarda il freezer, senza poter sempre avere la possibilità di attendere che sia contattato prima il padrone di casa e poi un tecnico di fiducia del proprietario locatore. In simili ipotesi le spese anticipate dal conduttore dovranno essere rimborsate dal locatore.

Le spese potranno inoltre essere restituite all’inquilino anche nei casi in cui siano state sostenute per un prodotto ancora in garanzia, in quanto tali costi rientrano nella copertura dell’elettrodomestico che può farsi valere soltanto dal proprietario del frigorifero, cioè il padrone di casa, in quanto unico legittimato a far valere la garanzia che è a suo nome. Se però i costi sostenuti non rientrano nella copertura fornita dalla garanzia, allora varrà la ripartizione fatta fra spese di manutenzione ordinaria (conduttore) e costi per riparazioni di natura straordinaria (locatore).
Lo stesso discorso vale anche nel caso in cui il guasto all’elettrodomestico si verifichi a breve distanza dall’entrata in casa del nuovo affittuario o quasi immediatamente: appare infatti evidente come in tali situazioni qualsiasi rottura che riguardi il frigorifero non potrà che essere imputabile al precedente inquilino, sia che si tratti di problemi di manutenzione ordinaria che nelle ipotesi in cui, naturalmente, si verifichi un guasto strutturale. Il conduttore appena entrato nella disponibilità dell’appartamento e dell’arredamento non avrebbe infatti avuto in concreto la possibilità né tantomeno il tempo di deteriorare per l’uso alcun elettrodomestico, né tantomeno di omettere le dovute manutenzioni.

Mancato avviso al proprietario di casa
Come abbiamo detto, è possibile per l’inquilino procedere direttamente a chiamare il tecnico, in quanto la rottura o il guasto del frigorifero può essere fatta rientrare tra quelle che si definiscono riparazioni urgenti. Tuttavia il conduttore deve provvedere ad avvisare il padrone di casa tempestivamente, pur procedendo in autonomia a contattare il tecnico per evitare che si aggravi lo stato dell’elettrodomestico o il guasto diventi definitivo e sia troppo tardi per intervenire, portando ad una facilmente evitabile sostituzione del frigorifero. Si tratta quindi di un avviso al proprietario di casa, che non integra la richiesta di un permesso ad intervenire per la riparazione: il diritto al rimborso delle spese sostenute infatti rimane in capo al conduttore, che chiaramente dovrà fornire la prova che la riparazione rientrava nella categoria di quelle urgenti, necessitanti pertanto di un pronto intervento. Non si pone nessun problema, naturalmente, qualora il proprietario di casa fosse già stato a conoscenza delle condizioni del frigorifero e della necessità di provvedere a riparazioni in breve tempo.




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