Imu, altro che cancellazioni e riduzioni: i Comuni aumentano le aliquote
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Nonostante il congelamento della prima rata di giugno (solo per l'abitazione principale) e in attesa di sapere chi la spunterà tra il Pd e il Pdl, l'Imu riserva nuove e sgradite sorprese ai proprietari. Molti Comuni hanno infatti deciso di aumentare le aliquote, sia per la prima che per la seconda casa.
Secondo quanto stabilito dal decreto sblocca crediti, i comuni entro il 16 maggio possono deliberare le aliquote per l'Imu 2013. In caso di mancata pubblicazione, valgono quelle dello scorso anno. Entro il 17 giugno i proprietari (secondo quanto stabilito dal governo, delle seconde case) dovranno versare l'acconto (pari al 50% dell'Imu dovuta), mentre il saldo avverrà a dicembre.
Secondo i primi dati della uil politiche territoriali, su un campione di 17 città capoluogo, 3 hanno aumentato l'aliquota della prima casa (Napoli dal 5 al 6 per mille, Bologna dal 4 al 5 per mille e Asti dal 4 al 6 per mille per gli immobili di pregio. A mantenere le aliquote invariate sono state 13 città, mentre solo 1 città ha deciso di diminuirla (Pavia, dal 5,3 per mille al 4,9 mille).
Per quanto riguarda le seconde case, 6 città hanno deciso di aumentare le aliquote (Aosta, Asti, Ferrara, Pavia, Salerno e Treviso); 10 città hanno confermato quelle dello scorso anno (che già erano state rialzate rispetto all'aliquota base) e soltanto una città (Carbonia) ha rivisto al ribasso la propria aliquota.