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Cos’è l’adeguamento ISTAT? Il calcolo su affitto, mantenimento e pensione

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog · 25 Novembre 2013
Tags: istat

Se ne sente parlare spesso nei contratti di affitto, ma non solo: cos’è l’adeguamento ISTAT e come si calcola?

L’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) ha il compito di calcolare, periodicamente, l’indice dei prezzi al consumo, cioè la variazione nel tempo dei prezzi di un insieme (cosiddetto “paniere”) di beni e servizi rappresentativo dei consumi delle famiglie italiane (per esempio: prezzo del pane, della benzina ecc.).

In pratica, l’indice ISTAT, calcolato tenendo conto dei prezzi dei beni di consumo acquistati da una famiglia media, serve a misurare la variazione del costo della vita nel tempo.

In questo modo, conoscendo tale dato, è possibile evitare la svalutazione – per via dell’inflazione – di una serie di prestazioni economiche come il canone di locazione, la pensione e l’assegno di mantenimento. Tali importi, infatti, attraverso l’adeguamento all’indice ISTAT, vengono rivalutati e rapportati al costo della vita attuale.

Per esempio, l’importo di una pensione o di un assegno di mantenimento liquidati nel 2000, nel 2013 non hanno più lo stesso valore iniziale perché, nel frattempo, sono aumentati i prezzi dei beni (anche di prima necessità) ed è diminuito il relativo potere d’acquisto. Allo stesso modo, anche il canone di una locazione deve essere rivalutato e rapportato al costo della vita nell’anno di riferimento.

Il metodo di rivalutazione, tuttavia, non è sempre uguale. L’ISTAT, infatti, si avvale di tre diversi indici:

1) l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC): misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico, considerando l’Italia come una collettività omogenea di consumatori. Esso viene utilizzato per la realizzazione delle politiche economiche nazionali;

2) l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi (FOI): si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente. Esso viene utilizzato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti, gli assegni dovuti al coniuge e le pensioni;

3) l’Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell’Unione europea (IPCA): si tratta di una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo e viene utilizzata come strumento di valutazione delle economie dei Paesi UE.

L’Istat pubblica mensilmente le variazioni degli indici, riportate sulla Gazzetta Ufficiale.

In ogni caso è possibile verificare online la variazione dell’indice ISTAT (relativamente al proprio canone di locazione, all’assegno di mantenimento ecc.) grazie ai vari software di calcolo presenti sul web.

Gli ambiti principalmente interessati dall’adeguamento Istat (e, in particolare, sulla base dell’indice FOI) sono: il canone di locazione, l’assegno di mantenimento e la pensione.

Adeguamento del canone di locazione


L’adeguamento Istat incide in maniera significativa nei contratti di affitto: l’adeguamento va, infatti, addizionato al canone di locazione mensile e, dunque, concorre a determinare il valore dell’affitto.

L’adeguamento del canone di locazione cambia a seconda del contratto, così come può cambiare il soggetto sul quale ricade l’aumento (locatore o inquilino).

Per chi ha stipulato un contratto concordato, la legge prevede un adeguamento annuale al 75% della rivalutazione Istat. Per chi invece ha stipulato un contratto libero (4 + 4 anni) l’aumento Istat può essere automatico o “a richiesta”.

Per un approfondimento in materia si veda “Adeguamento del canone di locazione all’indice ISTAT: sempre automatico?”

In ogni caso, è sempre bene riportare nel contratto una clausola con l’indicazione delle modalità di calcolo dell’adeguamento ISTAT.

Adeguamento dell’assegno di mantenimento


L’assegno di mantenimento per il coniuge e i figli, deciso in sede di separazione o di divorzio deve essere rivalutato annualmente in base agli Indici Istat.

Grazie alla rivalutazione è possibile adeguare l’assegno al costo della vita sostenuto dal coniuge per il proprio sostentamento e per il mantenimento dei figli (per l’acquisto di alimenti, vestiario, libri scolastici ecc.). In tal modo è possibile ricevere un assegno “adeguato” a conservare il potere d’acquisto nonostante l’inflazione .

Adeguamento della pensione

Anche per le pensioni è prevista una rivalutazione, automatica o meno a seconda dell’importo, basata sugli indici ISTAT. Essa consiste in un aumento applicato annualmente dall’Inps a tutte le pensioni, sia private che del settore pubblico, per adeguarne l’importo alle variazioni del costo della vita.




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