Detrazione spesa agenzia immobiliare
A quanto ammonta la detrazione per le spese di intermediazione immobiliare, come detrarla e quali documenti servono.
Sia che si acquisti una casa sia che la si prenda in affitto, nel caso ci si rivolga ad una agenzia immobiliare è fondamentale sapere che vanno sostenute anche le spese per l‘intermediazione immobiliare da corrispondere appunto all’agenzia. Tuttavia è da dire, altresì, che tali spese possono essere detratte in sede di dichiarazione dei redditi. Infatti, non tutti sanno che le detrazioni previste in sede di dichiarazione dei redditi possono comprendere anche le somme che vengono pagate all’agenzia immobiliare per i suoi servizi.
Nell’articolo che segue vedremo dunque in che modo e misura sia detraibile la spesa per l’agenzia immobiliare e come inserire tale spesa nell’Unico o nel 730 anche nel caso in cui si tratti un immobile cointestato o la fattura per l’intermediazione sia intestata a solo uno dei proprietari.
Al fine di comprendere meglio i termini della questione iniziamo col compiere alcune precisazioni in ordine alla distinzione tra detrazione e deduzione.
Detrazione e deduzione: quali differenze?
A tanti sarà capitato di domandarsi che differenza c’è tra detrazione e deduzione. Cerchiamo pertanto di capirlo anche attraverso un esempio pratico. In linea di principio iniziamo col dire che la differenza tra detrazione e deduzione consiste nella modalità attraverso la quale i costi sostenuti dal contribuente vengono sottratti dall’ammontare di tasse da pagare.
Attraverso la deduzione fiscale i costi agiscono direttamente sul reddito imponibile del contribuente abbattendolo, mentre la deduzione agisce direttamente sull’imposta. Un esempio pratico può aiutarci a capire meglio i termini della questione. Ipotizziamo, dunque, un reddito di 30mila euro sul quale applicare le deduzioni fiscali per un importo pari a 3mila euro: in questo caso il reddito imponibile ai fini del calcolo delle imposte non sarà di 30mila euro ma di 27mila euro.
Proseguendo nell’esempio, possiamo dire che una volta determinate le imposte da pagare sulla scorta del reddito imponibile al netto delle deduzioni, sarà possibile applicare le detrazioni fiscali, ossia sottrarre dall’imposta da pagare i costi sostenuti per importi stabili e fissi predeterminati dal legislatore.
La detrazione delle spese di agenzia immobiliare
Tornando all’argomento principale del nostro approfondimento, possiamo dire in primo luogo che le spese sostenute per l’intermediazione immobiliare da parte dell’agenzia immobiliare possono essere sottratte dalle imposte che il contribuente è tenuto a pagare. La misura massima della detrazione è del 19% rispetto al totale delle spese ammissibili. L’importo massimo che si può portare in detrazione come spesa ammissibile è di mille euro per ciascun anno, dunque la detrazione sarà di un massimo di 190 euro.
Per la corretta determinazione della detraibilità degli oneri sostenuti per l’attività di intermediazione immobiliare bisogna tener presente che:
la detrazione dall’imposta lorda dei costi sostenuti per i compensi corrisposti all’agenzia di intermediazione immobiliare riguarda l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale per un importo massimo di mille euro;
la detrazione fiscale spetta anche per l’acquisto di diritti reali minori (quale ad esempio l’usufrutto) ma alla condizione che l’immobile sia adibito ad abitazione principale;
per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente che non necessariamente corrisponde all’immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa”.
Quando può essere fruita la detrazione?
Naturalmente la detrazione può essere fruita solo nel caso in cui l’acquisto dell’immobile sia concluso o, nel caso in cui si sia fatto un contratto preliminare, solo a condizione che questo sia stato regolarmente registrato. È necessario inoltre che l’agente sia iscritto al registro degli agenti immobiliari.
Detrazione spesa agenzia immobiliare: quali documenti servono?
Al fine di ottenere la detrazione in commento, è necessario che il contribuente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi sia in possesso dei seguenti documenti:
fattura emessa dall’agenzia immobiliare;
copia dell’atto notarile relativo alla compravendita dell’immobile nel quale sono indicati: l’ammontare della spesa sostenuta per l’attività di mediazione; le modalità di pagamento della stessa; il numero di partita Iva o del codice fiscale dell’agente immobiliare.
Come detrarre le spese di agenzia di un immobile cointestato?
Se un immobile è cointestato, allora le spese di agenzia dovranno essere ripartite in percentuale proporzionalmente rispetto alle quote di proprietà.
Si tratta di una suddivisione pro-quota. Se ad esempio acquistiamo un immobile in comune con nostra sorella e nostro fratello e ne possediamo il 33,3% (ovvero un terzo), allora la detrazione sarà corrispondente ad un massimo del 19% su 333,33 euro a testa.
Alcuni casi limite per la detrazione delle spese di agenzia con immobile cointestato
Si presentano tuttavia dei casi limite, dei quali è opportuno darvi evidenza:
nel caso di fattura intestata ad un solo proprietario (ma l’immobile è in comproprietà), per permettere la detrazione in misura proporzionale anche agli altri proprietari effettivi sarà necessario che la fattura sia integrata con i dati dei comproprietari;
se, invece, l’immobile è intestato ad un solo proprietario, ma la fattura è cointestata, per consentire la detrazione all’unico proprietario nella misura del totale ammissibile (e non pro-quota con l’altra persona presente in fattura) sarà necessario integrare la fattura annotando che l’onere di intermediazione è stato sostenuto solo da uno degli intestatari della fattura;
infine, se la fattura è intestata ad un terzo, non vi è alcuna possibilità di detrazione delle spese di intermediazione.
Si tenga presente che per poter usufruire della detrazione per l’intermediazione immobiliare, è fondamentale, come anticipato, che l’agente sia iscritto all’albo degli agenti immobiliari, una ragione in più per fidarsi solo ed esclusivamente di professionisti.
Per completezza è da dire che anche le spese notarili (se relative all’accensione di un contratto di mutuo per l’acquisto della casa) sono scaricabili in sede di dichiarazione dei redditi.