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In arrivo sanzioni più severe per falsi professionisti e professioni abusive. Agenti immobiliari, geometri, ingegneri e periti sotto scacco.

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog · 15 Aprile 2014
Tags: normesanzioniabusivismoprofessioneagenti

Approvato dal Senato, il Ddl sull'inasprimento di pene e sanzioni per l'esercizio abusivo delle professioni, dovrà ora andare alla Camera.

Solo abilitati. Secondo alcune indagini in Italia esercitano la professione, senza aver alcuni titolo e senza essere iscritto ai rispettivi albi, circa 30 mila persone. All'interno di questo esercito di “abusivi” ci sono anche architetti, ingegneri, geometri, periti, e mediatori immobiliari. Al fine di arginare questo triste fenomeno, il Senato recentemente ha approvato il Ddl del 03/04/2014 n. 471 che inasprisce le sanzioni e le pene a carico di quanti esercitano abusivamente professioni per le quali sono richieste particolari abilitazioni. L'occasione del disegno di legge è stata colta dal Senato per un'ulteriore stretta sullo svolgimento anche dell'attività di intermediazione immobiliare senza l'iscrizione nell'apposita sezione del Rea (Repertorio economico amministrativo – ex ruolo tenuto dalle Camere di commercio.

Le reazioni. Molte sono state le reazioni positive. Riportiamo quelle della Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari/Confcommercio che hanno così commentato: “siamo soddisfatti del disegno di legge approvato all'unanimità in Senato che aggrava le sanzioni verso chi svolge abusivamente la professione di Agente immobiliare. Si tratta di un primo passo importante nella lotta contro l'abusivismo. Se il Ddl dovesse superare il vaglio della Camera si potranno finalmente punire tutti coloro che svolgono abusivamente l'attività di intermediazione immobiliare con la reclusione fino a due anni e una multa fino a 50mila euro''. E conclude: “Quella dell'abusivismo è una piaga che incide parecchio nel mercato immobiliare, danneggiando professionisti, famiglie e consumatori, oltre a gravare per centinaia di milioni di euro sulle casse dello Stato. Ecco perché il testo del Ddl 471 accoglie la nostra completa approvazione e l'augurio che possa essere approvato all'unanimità anche fra i banchi della Camera dei Deputati''.

Pene e sanzioni economiche. Il testo approvato dal Senato, che dovrà ora passare il vaglio della Camera, modifica le pene stabilite dall'articolo 348 del codice penale nei confronti del mediatore abusivo, elevandole dagli attuali sei mesi fino a due anni di reclusione ed aumentando la multa, attualmente fissata tra 103 e 516 euro, a un valore compreso tra 10mila e 50mila euro, con la conseguente perdita del diritto di agire in giudizio per il pagamento della retribuzione. Un'ulteriore disposizione del codice penale prevede che la condanna comporti la pubblicazione della sentenza e la confisca delle attrezzature e degli strumenti utilizzati per l'attività abusiva.

Le novità. Nessun chiarimento è intervenuto per delimitare la portata dell'articolo 348 del codice penale, riguardante le professioni che richiedono una speciale abilitazione dello Stato, alle professioni regolate dall'articolo 2229 del codice civile, che necessitano di un'iscrizione in appositi albi o elenchi. In merito, la giurisprudenza ha variamente interpretato nel tempo la norma penale, facendo riferimento alle specifiche attività e a come venivano condotte da parte di soggetti non iscritti agli albi. Nei confronti di chi esercita un'attività di mediazione senza essere iscritto nei ruoli delle Camere di commercio esiste già, nella legislazione italiana, una norma sanzionatoria, ma subordina l'applicazione del codice penale alla ripetizione per tre volte della condotta abusiva. Con le nuove disposizioni il Senato riduce a una sola volta l'esercizio abusivo della mediazione come precedente sufficiente a far scattare l'applicazione delle sanzioni penali accompagnate dalla restituzione dei proventi della mediazione, già prevista dalla vigente legislazione.

In conclusione, se la legge dovesse approvata da entrambi i rami del Parlamento, sarà più difficile ingannare i propri clienti. Le pene più severe avranno un effetto deterrente contro soggetti ch,e pur di raggiare i propri clienti, millantano abusivamente titoli e specializzazioni mai in effetti conseguiti.




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