Mutui, è ancora preferibile il tasso variabile?
Sebbene molte banche spingano per il tasso fisso, il miglior variabile oggi costa 250 punti base in meno (3% contro 5,5%). Ma chi oggi si trova davanti al dilemma tra i due, la soluzione migliore è cercare di capire se e quando le rate del variabile supereranno quelle del fisso.
Nel prossimo futuro gli euribor, gli indici europei a cui è agganciato il calcolo degli interessi, oggi vicini allo zero, dovranno salire necesseriamente. Le previsioni ci dicono che in 5 anni il rialzo dei tassi sarà di 1,4 punti (140 punti base). Un valore sempre inferiore ai 250 punti base che si pagano sin da subito scegliendo oggi il miglior fisso. Considerando che in Italia le banche utilizzano il piano di ammortamento alla francese che prevede nei primi anni un pagamento di interessi più alto, il punto di partenza dovrebbe essere in ogni caso un tasso variabile.