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Nuove regole sui mutui europei: ecco cosa cambierà

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog News · 21 Maggio 2013
Tags: mutuicomunitàeuropeamercatoimmobiliarecasa

Il Parlamento, il Consiglio e la Commissione Europea hanno finalmente raggiunto una importante intesa che disciplinerà le nuove norme comuni continentali sui finanziamenti immobiliari: norme che cercano di giungere al consolidato obiettivo della maggiore tutela per coloro che desiderano domandare un prestito per l'acquisto della casa, cercando altresì, contemporaneamente, di arginare quelle derive che hanno contribuito allo scoppio della crisi finanziaria.

In altri termini, le nuove norme comunitarie cercano di proteggere la posizione di coloro che vogliono un mutuo per acquistare casa, e che vivono in una condizione di debolezza contrattuale e di precarietà informativa, cercando nel contempo di evitare che le banche possano perseguire atteggiamenti di limitata congruità nelle loro politiche creditizie (ad esempio, dando luogo a erogazioni "generose" contro i principali termini di cautela gestionale).

"Questa direttiva" - ha dichiarato in particolar modo il commissario Ue al mercato interno Michel Barnier dopo l'intesa raggiunta - "aiuterà a mettere fine agli eccessi e a favorire pratiche creditizie responsabili (...) La crisi finanziaria è cominciata con i subprime negli Usa dove i mutui venivano concessi senza controllare se chi li sottoscriveva potesse ripagarli, e dove consumatori male informati e vulnerabili sono stati incoraggiati a prendere rischi eccessivi".

Rischi, quellie sottolineati dal commissario Ue, che sembrano essere stati abbracciati anche all'interno del vecchio Continente, visto e considerato che - aggiungeva Barnier - sono stati visti eccessi simili anche in Europa, con conseguenze definite "enormi" per l'intero settore finanziario e per l'economia dei Paesi membri. Ma in cosa consisteranno le nuove linee guida comunitarie?

In attesa di definizioni più precisa, possiamo certamente introdurre quelle che sono stati le principali caratteristiche diramate alla stampa. Anzitutto, la direttiva comunitaria (che andremo ad affrontare nelle prossime settimane in maniera più approfondita) prevede una interessante e dovuta attenzione sui costi e sulle conseguenze per chi si indebita: sembra essere piuttosto consueto, in questo ambito, ipotizzare che possano essere rivisti gli schemi sull'informativa precontrattuale, andando in tal modo a sensibilizzare maggiormente i consumatori sui rischi del sovra indebitamento, e cercando così di pervenire all'obiettivo di una maggiore equità in sede di concessione dei finanziamenti, proprio attraverso una migliore consapevolezza degli interessi delle parti.

Oltre a quanto sopra, un secondo importante elemento perseguito dalla direttiva sembra essere indirizzato alla necessità di proteggere adeguatamente chi si indebita dalle fluttuazioni del mercato: il riferimento è quindi fondamentalmente rivolto a coloro che si indebitano a tasso di interesse variabile, e che - come avvenuto anche nel nostro Paese nel periodo immediatamente precedente l'esplosione della crisi - potrebbero essere posti in una situazione di impossibilità di restituzione del debito in seguito all'incremento del costo del denaro sui mercati finanziari.

Tra le altre nuove norme, evidenziamo anche l'introduzione di un periodo di "riflessione" di 7 giorni, utile a chi sottoscrive un mutuo di poter fare un passo indietro. Una settimana di "grazia" che permetterà a chi compie questa interessante scelta di riservarsi una via di uscita in caso di improvviso ripensamento.

La direttiva dovrà ora essere formalmente deliberata da Consiglio e Parlamento europeo.





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