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Pignorabilità della casa e mercato immobiliare

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog News · 18 Giugno 2013
Tags: equitaliapignoramenticasaimobilitassefisco








La concessione di un mutuo per l’acquisto di una casa si dovrebbe fondare su due presupposti:

   la capacità di rimborso di chi sottoscrive il mutuo;
   il valore dell’immobile in questione.

Gli anni d’oro dell’immobiliare (2005-2008) hanno coinciso con una forte capacità delle banche di essere liquide. Erano gli anni dei famigerati “mutui al 100%” annunciati in ogni pubblicità. In una situazione come quella, con i prezzi delle case in rapida ascesa, era naturale spostare il metro di giudizio della valutazione creditizia più sul valore della casa, rispetto all’elemento soggettivo. Tanto, si pensava, che negli anni successivi tutti quei beni immobili sui quali si era iscritta ipoteca si sarebbero rivalutati. Sbagliato!

Le case si sono deprezzate. La crisi economica ha intaccato i redditi e i risparmi delle persone, con conseguenza sulla loro capacità di rimborso o di sobbarcarsi una grossa fetta dell’acquisto della casa, visto che -bene che vada- la banca non concede più del 70% del valore come mutuo. Il risultato è che, per esempio, nel 2012 i mutui si sono ridotti del 37,4% rispetto al 2011, quando si erano già ridotti abbondantemente rispetto al passato. Infine, le banche si trovano “in pancia” una quantità immensa di “sofferenze” e di incagli rappresentati da mutuatari che non riescono più a pagare il mutuo e di garanzie reali su immobili che valgono molto meno rispetto a quando sono state iscritte le relative ipoteche.

In questo scenario già esplosivo si inserisce uno dei provvedimenti del Governo inseriti nel c.d. “Decreto del Fare” che rende la prima casa impignorabile per debiti tributari inferiori a 120 mila euro. La misura non riguarda gli immobili di lusso ma questo è un elemento ben poco influente e serve solo a fare un po’ di demagogia.

Una simile manovra suona garantista per chi già ce l’ha una casa e in Italia sono in tanti. Ma cosa può comportare sul mercato immobiliare?

Da un certo punto di vista potrebbe aiutare a limitare l’offerta immobiliare, visto che, in un certo senso, le case pignorate sono concorrenziali rispetto alle case sul libero mercato.

Da un altro punto di vista potrebbe contribuire ulteriormente a rafforzare il credit crunch. Per il momento le case sono impignorabili solo per debiti erariali ma sei poi ci dovessero essere manovre di tutela dei privati anche per i debiti verso le banche? Non vorremmo che questa manovra possa diventare l’ennesimo alibi per le banche nel tirare i proverbiali cordoni della borsa.




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