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Politiche per la casa: le proposte di Ance e Abi

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog News · 17 Maggio 2013
Tags: mercatoimmobiliareanceabipolitichecasa

In attesa del decreto del Consiglio dei ministri di oggi con le misure su Imu e Cig, presentiamo in sintesi il documento comune di Ance e Abi.

Il documento fa parte di una serie di iniziative di Ance e Abi supportate da proposte che le due Associazioni da tempo portano avanti per dare risposte concrete alle problematiche in essere.
Di seguito, elenchiamo alcune delle misure raccomandate dall’Abi e dall’Ance per rilanciare la domanda di immobili:
•correggere l’Imu in modo da ampliare e incentivare fiscalmente il mercato delle locazioni;
•perseguire l’efficacia energetica e riqualificare le città;
•favorire la mobilità della popolazione.

A queste si affiancano precise iniziative per rilanciare l’offerta di credito, come la creazione di un circuito di obbligazioni bancarie garantite, i cosiddetti covered bond, e l’introduzione nel nostro Paese del “risparmio casa”, ossia di piani di accumulo di risparmio diretti all’acquisto della prima casa.
Senza dimenticare l’importanza che può avere la creazione di un Fondo dello Stato per le fasce più deboli.

In un lungo incontro il Presidente e il Vice-Direttore generale dell’Ance, Paolo Buzzetti e Antonio Gennari, e il Presidente e il Direttore generale dell’Abi, Antonio Patuelli e Giovanni Sabatini, hanno indicato in un documento comune le iniziative che possono rilanciare il mercato degli immobili in Italia.

Anche secondo Confedilizia non può ripartire l’immobiliare se non riparte l’affitto.
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “I dati sul mercato immobiliare fanno paura, specie in prospettiva, considerato che da sempre l’edilizia è un settore trainante. Ma l’investimento nella casa non riprenderà fintanto che non riprenderà il mercato dell’affitto, che oggi è praticamente in perdita. Un segnale di attenzione per questo mercato avrebbe certo un effetto di riguardo, a parte il fatto che concorrerebbe in modo primario a risolvere per molti il problema dell’abitazione, senza che nessuno debba rinunciare ad un posto di lavoro per la difficoltà di trovare casa”.

Documento integrale (download)




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