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Tasse sugli immobili per finanziare la scuola

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog · 16 Settembre 2013
Tags: tassegovernocasa

Nel caso in cui a qualcuno sia sfuggito è il caso di ribadirlo; la coperta è corta, molto, e sollevarla fino a coprire la testa vuol dire scoprire i piedi. Ecco quindi che, eliminata almeno nei programmi l’imposta sulla prima casa, si cerca di fare cassa in qualche altro modo così da poter finanziare settori indispensabili e fino ad oggi molto trascurati, primo fra tutti quello della scuola.

Ancora una volta a fare le spese di questi rincari è il settore immobiliare con interventi che ricadono sui cittadini in maniera pesante. Dal 1 Gennaio 2014 aumenteranno molte delle imposte legate alle compravendite e agli affitti; come prima cosa verrà reintrodotto il pagamento di 50 euro, un tempo abolito, legato agli atti catastali e ipotecari, anche l’imposta di registro fissa diventerà più cara passando dagli attuali 168 euro a 200 euro; vale a dire un aumento netto del 19% che si applicherà anche ai contratti di comodato relativi agli immobili e a quelli di conferimento ai soci dei beni societari.

Ovvia la reazione indignata degli operatori del settore immobiliare, primo fra tutti Paolo Righi, il Presidente della Fiaip che in un’intervista rilasciata al sito Il Ghirlandaio ha espresso tutta la sua rabbia e contrarietà nei confronti di questo ulteriore appensantimento, sia pure con imposte indirette, di un settore che attraversa momenti di crisi profonda e che solo ora accenna a timidi segnali di ripresa.

In ultimo è stato fatto chiarezza anche riguardo all’IMU e alle scuole paritarie; contrariamente a quanto avevano sostenuto alcuni, gli istituti paritari non saranno esentati e dovranno regolarmente pagare l’imposta.




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