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Condominio, cambia tutto: arriva la riforma attesa da anni, ma scoppiano le polemiche

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog News · 18 Giugno 2013
Tags: riformacondominiocasaimmobili

Da domani 18 giugno la riforma del condominio, con nuove e stringenti regole su tanti aspetti della vita condominiale, interesserà 30 milioni di italiani. Ecco cosa cambia. Ma intanto già scoppia la polemica sull'adeguamento obbligatorio e sul pagamento anticipato delle ristrutturazioni dell'edificio.

Nel Paese dei proprietari di casa (possiede un immobile circa il 75% dei cittadini) può apparire un paradosso che ci siano voluti 70 anni per riformare le norme che disciplinano la vita dei condomini. Ma tant’è: meglio tardi che mai.

Scatta il 18 giugno il provvedimento organico che mette finalmente ordine in una materia che fino ad oggi è stata regolata da una ventina di articoli del codice civile rimasti pressoché invariati dal 1942. La riforma è molto importante perché riguarda i rapporti fra 30 milioni di italiani che convivono nei palazzi. E tocca vari punti tra i quali gli amministratori, le assemblee, i lavori condominiali, il riscaldamento, fino alle decisioni sugli inquilini morosi a sulla presenza di animali domestici.

QUORUM - La vita negli edifici in cui vivono circa 30 milioni di italiani sta per cambiare. Nuove regole in arrivo per gli amministratori, le assemblee, la gestione economica e più in generale per ciò che ciascun condomino può o non può fare. L’intervento legislativo, in particolare, modifica profondamente la figura dell’amministratore di condominio. Il quale, oltre a non poter esercitare la propria attività in presenza di reati penali contro il patrimonio, sarà sottoposto ad obblighi molto più stringenti in fatto di trasparenza sulla gestione finanziaria.

Una delle novità più importanti è relativa al cambiamento del quorum per la validità dell'assemblea e delle sue delibere: per la costituzione delle assemblee, servirà sempre più del 50% dei condomini.

ANIMALI - Sarà vietato vietare con regolamento condominiale la presenza di animali domestici nelle abitazioni, mentre il singolo condomino potrà installare una parabola su iniziativa personale. Tutte le entrate e le uscite del condominio devono passare su un conto corrente bancario intestato al condominio, mentre per quanto riguarda le innovazioni che riguardano la sicurezza, la salubrità, la rimozione delle barriere architettoniche, il risparmio energetico, i parcheggi, le antenne e gli impianti telematici centralizzati sarà sufficiente il voto dell'assemblea col 50% + 1 degli intervenuti.

IL VERBALE - Le delibere nulle potranno essere impugnate senza limiti di tempo da chiunque ha un interesse da dimostrare. Le delibere annullabili (contrarie alla legge o al regolamento di condominio) potranno essere impugnate dai condomini dissenzienti o dagli astenuti, entro 30 giorni dalla data di deliberazione, e dagli assenti entro 30 giorni dalla data di comunicazione del verbale.

Nei confronti dei condomini in ritardo col pagamento delle spese condominiali, dopo 6 mesi dal rendiconto in cui risulta la morosità, l'amministratore ha l'obbligo di richiedere il decreto ingiuntivo, salvo dispensa assembleare. Gli impianti di energia da fonti rinnovabili potranno essere installati sulle parti comuni anche se destinati ad alimentare singole unità immobiliari.

IMPIANTI TV - E’ stata ampliata la definizione di parti comuni comprendendo anche le antenne e gli impianti telematici e i sottotetti con caratteristiche strutturali e funzionali comuni. Per cambiare la destinazione d'uso delle parti comuni serve il voto dell'80% dei partecipanti. Il singolo condomino potrà staccarsi dall'impianto centralizzato di riscaldamento se il suo appartamento non è sufficientemente riscaldato per problemi tecnici dell'impianto condominiale e se il distacco non comporta squilibri che compromettono la normale erogazione di calore agli altri appartamenti.

Se il distacco comporta una spesa aggiuntiva, chi si separa deve partecipare alle spese di manutenzione straordinaria dell'impianto. Le violazioni al regolamento condominiale verranno sanzionate con multe da 200 fino a 800 euro in caso di recidiva.

IL SITO - L'assemblea potrà decidere l'apertura di un sito internet condominiale, curato dall'amministratore. Non dovrà essere un sito-vetrina ma servirà alla pubblicazione online di tutta la documentazione assembleare (verbali, delibere) e dei dati contabili (estratto conto, situazione pagamenti). Ogni condomino potrà accedervi con una password. Per l'attivazione del sito è necessario il 50% + 1 dei votanti.




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