L'imu è per sempre: il governo dice no a cancellazioni o riduzioni
Altro che cancellazioni dell'imu prima casa o drastiche riduzioni promesse da quasi tutti i partiti in campagna elettorale. La tanto odiata imposta sulla proprietà immobiliare è qui per restare.
Bankitalia ha chiesto di dissipare i dubbi sulla tassa e il governo non si è fatto pregare, chiudendo la porta a qualsiasi ipotesi di un addio dopo il 2015.
Perché l'Europa riconosca il raggiungimento dell'obiettivo del pareggio di bilancio - con la chiusura di procedura per disavanzi eccessivi- "vanno dissipate le incertezze sulla stabilità del gettito legato al vigente sistema di imposizione sugli immobili. una riforma o una cancellazione dell'imu è possibile solo a patto di essere sostituita con un'imposta di pari valore.
L'appello di bankitalia non è caduto nel vuoto. Il governo ha infatti scartato l'ipotesi di eventuali cancellazioni o riduzioni a partire dal 2015, quando termina il triennio di sperimentazione. E il ministero del tesoro ha corretto il testo del def (documento di economia e finanza), dove si ipotizzavano due scenari "con" e "senza" imu, cancellando la seconda. togliere imu, infatti, costerebbe 0,8 punti di pil in termini di deficit portando il debito al 2,5 invece che all'1,7.