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La Bce taglia i tassi d'interesse allo 0,5%, nuovo minimo storico

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog News · 2 Maggio 2013
Tags: bcetassiinteresseminimomutuifinanzaeuroeuropa

La Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al minimo storico dello 0,50%. L'ultimo taglio al costo del denaro era avvenuto nel luglio scorso quando la bce aveva ridotto di un altro quarto di punto i tassi, portandoli allo 0,75%.

Una simile mossa da parte della Bce e del suo presidente Mario Draghi era nell'aria da tempo. Il deteriorarsi delle condizioni economiche dell'eurozona, con un tasso di disoccupazione che ha toccato livelli record, e un'inflazione al di sotto del 2% , avevano reso urgente un intervento da parte dell'Istituto Centrale Europeo.

La questione centrale riguarderà proprio gli effetti della decisione della Bce sull'economia reale, se e in che misura un minor costo del denaro si tradurrà in una riattivazione del credito delle banche nei confronti delle famiglie e delle piccole e medie imprese.

Una conseguenza certa del taglio dei tassi riguarda invece i mutui. La discesa dell'euribor - il principale indicatore per calcorare l'importo della rata dei mutui a tasso variabile- che segue normalmente l'andamento dei tassi della Bce, porterà dei risparmi a chi ha già acceso un prestito per la casa.

Gli ultimi dati macroeconomici indicavano che la decisione sarebbe stata questa. La recessione che si accentua, i primi scricchiolii in Germania, la situazione dei paesi del sud Europa, in cui l'austerità provoca maggiore crisi rendevano necessaria questa riduzione per cercare di dare un maggiore slancio all'economia.

La decisione della Banca Centrale fa seguito a quella della Fed (federal reserve system) americana che ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse sui minimi storici, in un intervallo di oscillazione compreso tra lo 0% e lo 0,25%. I tassi rimarranno invariati fino a quando la disoccupazione ora al 7,6% non scenderà sotto il 6,5% e l'inflazione attualmente all'1,5% salirà oltre il 2,5%.




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