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La riforma del governo per imu, cedolare secca e tares

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Pubblicato da Dimensione Casa in Blog News · 13 Maggio 2013
Tags: imuriformegovernotarescedolaresecca

Mentre i proprietari della prima casa aspettano con impazienza il decreto che sospenderà il pagamento dell'imu di giugno, si fa strada l'ipotesi di un rinvio anche per i fabbricati industriali e agricoli. Il tutto come primo passo di una riforma complessiva che, secondo i piani del governo, dovrebbe comprendere non solo la tassa sulla proprietà, ma anche la cedolare secca, la tares e forse anche l'imposta di registro sugli immobili.

I 100 giorni annunciati dal ministro Saccomanni per la riforma della tassazione sulla casa potrebbero quindi servire per fare le cose in grande. Per quanto riguarda il capitolo imu, la pressione delle imprese potrebbe spingere il governo ad includere anche i capannoni industriali e agricoli nel decreto atteso nei prossimi giorni. Le ipotesi in campo per la riforma dell'imu vanno dall'alleggerimento in funzione del reddito e del numero dei componenti del nucleo familiare, fino alla cancellazione per alcune fasce di contribuenti. Il costo della manovra potrebbe essere di 2 miliardi che ascenderebbero a 4 se nello sconto fossero incluse anche le imprese.

Per quanto riguarda il capitolo affitti a saltare potrebbe essere la cedolare secca. Nata per far emergere le locazione in nero nei fatti ha prodotto un gettito di 600 milioni contro i 2,7 miliardi previsti dal governo. Troppo pochi per non far pensare a una sua cancellazione. Nella riforma che dovrebbe essere partorita entro settembre, potrebbe trovare spazio anche la revisione dell'imposta di registro sulle transazioni immobiliari (che assicura un gettito di 4 miliardi l'anno) e quella ipotecaria e catastale (qualcosa in meno di 2 miliardi). Anche la nuova imposta sui rifiuti, la tares - già rinviata a fine anno- dovrebbe esserere rivista completamente e forse unita all'imu per dare vita a una nuova imposta onnicomprensiva: l'ics (imposta casa e servizi).





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